Ho guardato le tue mani, mamma:
sono vecchie, deformate e stanche ormai.
Hanno lavorato tanto...
Hanno amato tanto...
Quelle mani, mi tenevano sicure quando ero piccino,
mi stringevano al tuo petto
e il tuo cuore mi cantava una dolce ninna nanna.
Ora, cadono al peso di una piuma,
Ma la dolcezza
che lenta mi accarezza, la riconosco...
Rivedo il nostro tempo.
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